Zygopetalum

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the__white.sunflower
view post Posted on 29/8/2009, 22:11




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Generalità: questo genere comprende poco più di una decina di specie di orchidee, sia epifite che terrestri, originarie dell'America meridionale, in particolare delle foreste pluviali del Brasile. Gli pseudobulbi sono di forma ovoidale, e da essi si dipartono lunghe foglie, strette e appuntite alle estremità, di colore verde scuro. Dalla fine della primavera fino all'inizio dell'autunno producono fiori vistosi, di dimensioni considerevoli, di colore verde tendente al giallo, con labello bianco, macchiati di marrone o di porpora; solitamente questi fiori emanano un delicato profumo.

Esposizione: come molte altre orchidee anche gli zygopetalum non gradiscono i raggi diretti del sole, ma prediligono posizioni abbastanza luminose, ma ombreggiate nei periodi più caldi dell'anno; nei mesi estivi è consigliabile porli all'esterno, all'ombra di un albero o di altre piante, avendone la possibilità è opportuno porli in contenitori appesi. Temono il freddo, e la temperatura ideale si aggira intorno ai 15-20° C, quindi in inverno vanno tenuti in casa o in serra, evitando di porli troppo vicino a fonti di calore che seccano eccessivamente l'aria. Queste orchidee possono sopravvivere anche a temperature vicine ai 10° C, ma in questo caso dovremmo rinunciare quasi sicuramente alla spettacolare fioritura.

Annaffiature: il modo migliore per coltivare gli zygopetalum è mantenere il terriccio del vaso costantemente inumidito, lasciando comunque asciugare un poco prima di fornire ulteriore acqua; si consiglia di tenere i vasi in sottovasi riempiti con argilla e acqua, evitando così che le radici degli pseudobulbi vengano a diretto contatto con l'acqua. Circa una volta al mese fornire concime specifico per orchidee con l'acqua delle irrigazioni, gli zygopetalum sono molto sensibili agli eccessi di fertilizzante, quindi evitare dosi massicce.

Terreno: utilizzare una composta per orchidee, informandosi prima se lo zygopetalum che possediamo è una specie epifita oppure una specie terricola, infatti le composte nei due casi variano considerevolmente. Le specie terricole vanno coltivate in terriccio bilanciato, ben drenato, mentre le specie epifite necessitano di una composta preparata mescolando cortecce sminuzzate, torba fibrosa e sfagno in parti uguali.

Moltiplicazione: in primavera è possibile procedere alla divisione dei rizomi, avendo cura di mantenere una radice ben sviluppata per ogni porzione di rizoma; le nuove piante vanno subito rinvasate in una composta per orchidee; seguendo tecniche colturali idonee le nuove piante fioriranno l'anno successivo.

Parassiti e malattie: se i vasi sono posti all'esterno nei periodi cadi è probabile che l'oziorrinco causi danni agli pseudobulbi, prestare attenzione ad afidi e cocciniglia.
 
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